di Maria Darida
LA PRIMA INDAGINE DI MILENA COSTA
«Vede? Le poche tradizioni che questa città poteva permettersi sono state sperperate, e un popolo che fa di tutto per non ricordare il proprio passato che futuro potrà mai avere? Ma del resto, il concetto di futuro non è contemplato neppure dalla nostra lingua. Nemmeno i verbi che usiamo hanno un modo futuro. Niente che indichi speranza, sogno o desiderio. Non esiste un farò, un vivrò, un respirerò, ma un devo fare, devo vivere, devo respirare. Futuro = dovere: un binomio indissolubile; l’equazione perfetta di secoli e secoli di endemica rassegnazione.» p. 76